Tompi, al secolo Tommaso D’Angelosante, è un motion graphic designer, illustratore romano e da pochi giorni anche un brand di abbigliamento che ha lanciato la sua prima t-shirt proprio sul nostro sito. Abbiamo fortemente voluto le produzioni di Tompi. Il suo stile fresco, simpatico e pop ci ha subito rapiti.. un po’ come l’ufo fa con il calzino nella grafica della sua t-shirt.
Quando abbiamo ricevuto la sua biografia abbiamo riso di gusto per la sua ironia e autoironia ed è per questo che prima di lasciarli alla nostra intervista vogliamo presentarvi Tompi con le sue stesse parole, sarebbe stato impossibile riuscire a fare di meglio.
Storia della mia Vita di Tommaso D’Angelosante
“Sono romano de Roma da 30anni.
A 14 anni mi leggevo i manuali di photoshop mentre gli altri giocavano a pallone, adesso vedo tutorial dei programmi mentre gli altri vedono Netflix.
Dopo un tragicomico liceo scientifico mi iscrivo allo IED per seguire il corso di Video Design (grafica animata).
Nel 2012 entro a Fox e da lì comincia la mia “carriera” televisiva…passando per qualche studio, nel 2013 divento freelance e inizio a lavorare con il gruppo Discovery, Rai ed altri…
Il mio lavoro consiste nel realizzare sigle, titoli, pubblicità e “gli stacchetti” di grafica tra un programma e l’altro (molto comodi se devi far pipì prima che inizi il programma).
Mi accollo anche progetti per agenzie, video per i social, pubblicità, videoproiezioni, etc…insomma un po’ di tutto in quest’ambito.
Non penso di essere tanto un illustratore quanto più un designer…il mio “stile” (se c’è) è molto vario e cambia un po’ a seconda dei progetti / clienti / supporti / umore etc…
Dal 2017 mi son messo a fare anche il dj (interesse che avevo anche prima ma per via del lavoro non ero riuscito a portare avanti), sempre da quell’anno ritorno allo IED ma in veste di prof (ahahahah).
Non ho animali domestici (ma a volte mi entrano le formiche in casa); mi piacciono i supplì, la carbonara e il profiterole (ma non mangio il sushi); non so leggere l’orologio con le lancette, sono fan di Agatha Christie, ho provato quasi tutti gli sport ma non sono bravo neanche in uno”.
Domanda. Tommaso, eccoci qui. Siamo stra felici di intervistarti e di ospitare la tua prima creazione su t-shirt, lanciando di fatto il tuo brand appena nato. Ma andiamo con ordine. Romano di Roma, designer ma anche illustratore, video designer, tante cose insomma. Come e quando nascono tutte queste passioni e quale tra queste è quella in cui ti senti più a tua agio?
Risposta. Super grazie! Sono molto molto contento di questa nuova avventura in cotone e di poter finalmente lavorare insieme! Mi piace che il fatto che io sia romano rientra tra le attività lavorative…in effetti è una città che impegna parecchio!
Diciamo che son da sempre attratto da tutte quelle attività che uniscono una parte tecnica e una di espressione creativa…soprattutto in ambito visuale. Attualmente lavoro come motion graphic designer e sicuramente la grafica, in particolare finalizzata all’animazione, è il mezzo visivo che sono più abituato a maneggiare. La passione (nel senso più romantico del termine) è sicuramente più forte per le nuove sfide come il recente avvicinamento al mondo dell’illustrazione.
D. Parliamo del Tommaso illustratore. Ammirando i tuoi lavori nel tuo profilo Instagram è bello scoprire i tanti stili da te adoperati. Come riesci a essere cosi camaleontico? Cosa ti spinge a sperimentare?
R. Fondamentalmente la noia! Devo variare! Tecnica, stile, linguaggio, soggetti… La possiamo chiamare ricerca continua su diversi fronti o dire che sono un camaleonte iperattivo in un negozio di Smarties!
D. Uno degli stili che ritroviamo maggiormente è il collage, che noi amiamo particolarmente. Hai degli artisti di riferimento riguardo questa particolare arte? E in generale invece, chi sono gli artisti che ti hanno maggiormente ispirato?
R. Si, mi piace molto il collage perché è un minestrone pazzo! Si mischia tutto…sai cosa entra ma non sai cosa può uscire! Ho vari artisti, illustratori e designer che apprezzo molto e da cui prendo ispirazione anche molto diversi tra di loro. Se vogliamo andare di classiconi ti dico Keith Haring, Rothko e Mondrian!
D. Come scegli cosa illustrare? Cosa stimola la tua fantasia di artista?
R. Il più delle volte nasce dalla curiosità di sperimentare nuove tecniche o andare in direzioni diverse rispetto a quelle che seguo abitualmente. Esplorazioni grafiche e viaggi alla ricerca di novità tipo Willy Wonka nella terra degli Umpa Lumpa. Altre volte mi si accende la lampadina tipo Archimede Pitagorico e magari ho un’idea specifica che voglio portare avanti.
D. Una domanda semplice un po’ banale, direi quasi prevedibile e sempre uguale. Hai scelto di firmarti Tompi, perché hai scelto questo nome d’arte?
R. Questa è facile! É semplicemente un nomignolo che mi porto dietro da quando ero nella culla…la leggenda narra che fu mio zio il primo a chiamarmi “Tompi” ispirandosi ad un libretto per bambini – Tom Puss – con un orso (Tom) e un gattino (Puss) evidentemente piccoli e carini come me in fasce!
D. Leggendo le tue collaborazioni e i tuoi lavori ci sembrava di rivivere la gag di Troisi, nella quale quest’ultimo ironizza sull’agenda di Gianni Mina ricca di numeri di telefono delle persone più influenti al mondo. Hai lavorato per la Rai, per Fox, per Discovery, e altro ancora. In che modo hai collaborato con questi colossi della mondo della televisione e qual è stata la l’esperienza lavorativa da cui hai tratto maggiore soddisfazione artistica?
R. Tutte queste collaborazioni e ancora non mi hanno invitato a condurre Sanremo! Assurdo! Sicuramente il primo lavoro non si scorda mai! Fu l’esperienza più formativa e quindi forse la più di soddisfazione anche artisticamente parlando…avevo appena finito lo IED e feci 6 mesi di stage all’interno di Fox per poi proseguire come freelance esterno. Fu anche un bel trampolino perché, come spesso accade, anche il mondo della tv è più piccolo di quel che uno si immagina, quindi da lì a breve son partite le altre collaborazioni con le altre emittenti, agenzie, studi etc.
D. Dopo averlo frequentato come studente, ritorni allo IED ma come professore. Ti piace insegnare? Già incontrato qualche giovane promessa?
R. Diciamo che di giovani molto talentuosi ce ne sono! Anche se i miei preferiti son quelli che partono un po’ meh e che vedo crescere e fiorire col passare del tempo. Son quelli che mi danno più soddisfazione in questa avventura scolastica 2.0. Mi piace! Visto che poi in realtà sono io il primo ad imparare tanto e su tanti fronti…a volte escono fuori cose stravaganti e lontanissime da quello che vedo normalmente e risultano quindi molto stimolanti da un punto di vista creativo!
D. Una delle tue passioni è la musica tanto che dal 2017 fai anche il DJ. Quanto è importante la musica per te? Ascolti musica quando lavori? E se si cosa?
R. Ascolto musica praticamente sempre…sciagura se mi scordo le cuffiette a casa e devo camminare! Ricordo ancora con angoscia quando ho dovuto far la spesa con Despacito in filodiffusione.
Quando lavoro vado di shuffle sulla libreria itunes… Da Lady Gaga a Giuni Russo passando per qualche traccia house, sigle dei cartoni animati, synth pop francese, dance anni 90, etc etc etc….un gran mischione ma paradossalmente mi rilassa! In generale se son concentrato su un progetto preferisco musica che già conosco, la roba nuova mi confonde un po’….quella la sento quando cammino o in macchina!
D. Abbiamo iniziato la nostra chiacchierata menzionando la tua prima t-shirt che abbiamo il grande piacere di ospitare sul nostro sito. Tommaso, raccontaci, come nasce l’idea di realizzare un tuo brand? Cosa ti ha spinto a farlo, oltre alla speranza di diventare multi milionario con svariati conti nei paradisi fiscali che tutti NOI BEN CONOSCIAMO?
R. Intanto grazie per ospitare la mia maglietta sul vostro sito, questo è già una soddisfazione per me! E nel dubbio sto già prendendo contatti alle isole Cayman!
In realtà son partito più dalla fantasia “io cosa indosserei”? Finisco a mettere sempre magliette super basic a tinta unita. Con le stampe troppo invadenti non mi ci vedo, le fantasie righe e pallini ingrassano…quindi ho optato per una serie di piccole illustrazioni divertenti e pop che io metterei con disinvoltura. Da lì a sviluppare il brand ci è voluto poco…avevo già una base di colori, logo e font quindi ho semplicemente declinato “Tompi” in una versione più da t-shirt!
D. Quando ho visto la tua prima grafica ho pensato: “Ecco dove cazzo vanno a finire tutti quei maledetti calzini spaiati”. Possiamo dire che come primo design per una t-shirt hai scelto qualcosa che hai vissuto in prima persona? Oppure il calzino che scompare è una leggenda che hai scelto di “raccontare” su cotone?
R. Avevo l’ufo…era lì che stava per rapire qualcosa…non sapevo ancora cosa ma di certo non era venuto sulla Terra così per farsi un giro. Il calzino mi sembrava la scelta più scientificamente corretta visto che di ritrovamenti post lavatrice ce ne son stati pochissimi!
D. Che aspettative hai riguardo questa nuova avventura come designer di abbigliamento e fondatore di un brand?
R. É un nuovo gioco e mi va di giocare!
D. Tommaso, grazie per il tempo che ci hai concesso. Ci salutiamo con l’attesissima domandona finale. Quali sono i tuoi progetti per il futuro e qual è un tuo sogno che vorresti che si realizzasse?
R. Nel dubbio direi la pace nel mondo come ogni miss Italia che si rispetti! Diciamo che mi piacerebbe continuare a dar spazio alle mie passioni! Non saprei (e forse non vorrei) definire un ambito specifico….che siano le t-shirt, la tv, le serate, l’insegnamento, l’illustrazione …chissà che le cose prima o poi non si fondano in modo inaspettato e assurdo come in un collage!
Grazie a voi per questa splendida opportunità!
Contatti
Sito: tompi.myportfolio.com
Instagram: @tompi.gfx
Behance: tompi
Vimeo: tompi22
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