In-differente è un progetto ideato e creato da un’idea di Lorenzo Castiglioni nel 2020, in piena quarantena, il che dimostra che la creatività non si ferma mai. Lorenzo nasce nel 1988 a Rimini seppur vive da sempre a Riccione. Nella sua vita, durante e dopo gli studi prima di ragioneria (liceo economico) e poi accademici (economia e management), si è destreggiato tra molti lavori. Da stagista presso svariati uffici a cameriere di sala in albergo, bracciante agricolo e giardiniere fino a responsabile sviluppo e marketing in un’azienda di piadine. Poi la svolta a metà 2019. Lascia quest’ultimo lavoro nell’azienda di piadine e ha iniziato a puntare su se stesso. L’episodio che gli cambia la vita ce lo racconta lui stesso ed è un viaggio a Los Angeles in cui si è reso conto che doveva abbandonare le paure e che avrebbe potuto fare qualsiasi cosa. Dopo qualche mese nascerà In-differente.
Lorenzo Castiglioni si descrive come troppo riflessivo e paranoico, con un cinismo innato che convive con un spiccata emotività. Tutto ciò insieme a una spiccata capacità di improvvisare e una forte ironia sono tutte sfumature che ritroviamo nel suo Calendario Indifferente 2022, il suo secondo calendario, disponibile sul nostro sito (CLICCA QUI). Ma come nasce l’idea del primo calendario? Cosa lo ha spinto a realizzarlo? A queste e ad altre domande ci ha risposto direttamente Lorenzo, dallo scorso anno entrato a pieno titolo nella famiglia T-Squirt.

Ciao Lorenzo, grazie per il tempo che ci dedichi per realizzare quest’intervista e devo anche ringraziarti per la tua fantastica bio di presentazione che ci hai inviato per conoscerti un po’ meglio. Ora però cerchiamo di farti conoscere e far conoscere le tue produzioni a chi ci legge. Iniziamo proprio dal tuo progetto: In-differente.
Il nome unisce due parole dal significato diverso, perché questa scelta? In che modo il tuo progetto è in-differente?
In-differente è un mood, uno stile di vita nell’affrontare quel che accade quotidianamente. Il suo caposaldo è proprio l’indifferenza, quel cinismo sano e necessario che dovremmo adottare tutti per non farci sopraffare dagli avvenimenti. Diventa in-differente perché sente la necessità di slegarsi dalla consuetudine, dall’andrà tutto bene. È diverso e se ne fotte del buon costume, ma cerca di essere “in”, di starci dentro. Ecco, chi è In-differente ci sta dentro.

La tua prima creazione è il Calendario In-differente (nato nel 2021 giunto quest’anno alla sua seconda edizione, ndr). Come nasce l’idea e in cosa è differente rispetto al classico calendario della macelleria sotto casa o a quelli hot delle auto officine?
L’idea è nata per gioco, per provocazione. Il mio linguaggio è molto colorito, non mi risparmio di fronte a nessuno, e per questo motivo mia madre mi disse che avrei potuto scrivere il Calendario della Merda. Ci ho ragionato e ho capito che potevo davvero racchiudere in un piccolo raccoglitore un pensiero da dedicare ai miei ignari lettori. Guardandomi attorno ho notato la totale assenza di calendari con questo stile e ho deciso di provarci. È, quindi, un calendario giornaliero con 365 frasi ironiche e irriverenti che va sfogliato ogni giorno. Non c’è un nudo all’interno, ma non serve perchè In-differente sta su da solo, senza alcun aiuto.

Dove hai trovato l’ispirazione per le frasi del tuo calendario che ci hanno accompagnato ogni giorno del 2021?
Le prime frasi erano una vera e propria sfida: cercavo aforismi e massime da storpiare dando loro un’accezione ironica e talvolta negativa. Poi ho iniziato ad andare a ruota libera, più mi girava il cazzo, più frasi riuscivo a scrivere. E non ho mai smesso: nei social quelle del 2020 le ho create man mano, mentre il 2021 era già in cantiere. Prima sembrava un’opera colossale mentre ora mi segno le frasi ogni volta che me ne viene in mente una. Penso troppo, sono un mentalone, mi viene facile per fortuna.

Il calendario è disponibile sia in cornice che autoportante ( il calendario 2022 è disponibile sono in versione autoportante, ndr) e sono oltre che simpatici per il contenuto anche molti belli esteticamente. Tutta farina del tuo sacco o c’è chi ti ha aiutato?
Prendere ispirazione è fondamentale. Ho cercato delle soluzioni estetiche che mi potessero piacere. Quello autoportante non deve ingombrare, dunque grazie a due alette in cartone a incastro è già pronto per essere posizionato ovunque. La cornice, invece, si ispira a prodotti totalmente diversi. È la versione più ambiziosa perché ha la presunzione di diventare un oggetto d’arredo.
La vera diversità dagli altri sta nel formato quadrato: i calendari con aforismi hanno tutti un formato rettangolare. Il quadrato, invece, è una figura perfetta, sta bene ovunque. L’ho voluto io per distinguermi anche nella forma, oltre che nel contenuto.
La grafica, anche del packaging, è tutta farina del mio sacco. Il mio precedente lavoro mi ha formato molto in tal senso.

Il packaging curato lo rende perfetto per un regalo e visto che ci stiamo avvicinando a Natale il tuo Calendario Indifferente potrebbe essere la soluzione perfetta. Fai finta di essere Roberto Da Crema o Giorgio Mastrota e prova a convincere i nostri lettori ad acquistare un tuo calendario. Il tuo futuro dipende da questa risposta, sappilo!
In-differente è il regalo che non volevi fare.
Finiscila di acquistare i soliti calzini, le mutande col pupazzetto, o tutte quelle cianfrusaglie che finiscono nel cassetto dell’orrido. Quest’anno regala un calendario: fa sorridere, è realista, dice le cose come stanno, non illude. Farà ricordare di te ogni giorno, non dev’essere lavato, quando finisce si butta.
Per una volta, regala un sorriso.

Su Instagram hai un ottimo seguito con oltre cinquemila follower e considerando che il progetto è nato da poco è un risultato notevole. Qual è il tuo rapporto con i social e con i tuoi follower?
I social sono diventati il modo perfetto per unire il lavoro al cazzeggio. Sto conoscendo persone da tutta Italia. Mi piace interagire, non lascio mai un commento senza risposta, faccio vedere che ci sono perché è proprio così: ci sono. Ho capito che certe pagine diventano un punto di riferimento per le persone e creare empatia è la soluzione giusta. Se poi diventasse insostenibile, assumerò qualcuno che faccia le altre cose per me: io con i miei follower voglio continuare a parlarci.

Parliamo ora un po’ di te. Romagnolo quasi trentaduenne con tante esperienze lavorative alle spalle. Ma quali sono le tue passioni?
Probabilmente ne ho troppe. Comincerei dallo sport: corro, mi rende libero, talvolta faccio anche qualche gara, il prossimo anno spero di poter riprovare la maratona e prima o poi il triathlon. Poi pattino sui roller e sono diventato un allenatore di bambini e adulti. Ho scoperto da poco che ho un’ascendente su quei marmocchi e ho capito che mi fanno stare davvero bene, sono la mia boccata d’aria, con loro non sono cinico, non sono volgare, li proteggo come meritano, a differenza degli adulti. Adoro raccogliere funghi, frutta, mi basta che sia in mezzo al verde. Mi piace sperimentare qualsiasi cosa che non sia noiosa, purché si faccia fatica.
Ci hai raccontato che la tua esperienza a Los Angeles ti ha cambiato. In cosa e perché?
Avevo paura di tutto, non pensavo di poter essere padrone di me stesso. Poi mi è capitato di dover andare per lavoro a Los Angeles da solo a cucinare e vendere piadine. Ho capito che il mondo ce l’abbiamo tutti tra le mani, basta volerlo. Al ritorno mi sono sentito nuovo, ho deciso di prendere le cose di petto, ho realizzato che potevo provarci da solo, qualsiasi cosa fosse. In pochi anni la mia vita si è ribaltata. Sono diventato sicuro di me stesso, ho valorizzato le mie idee, ho imparato a cavarmela, a cercare una soluzione, il motto è “se ce l’ha fatta lui, con quella faccia, posso farcela anch’io”. Ora mi sento felice.

Lorenzo, vogliamo concludere quest’intervista con un messaggio ai nostri lettori. Pensando ai calendari ci viene in mente il famoso almanacco/calendario Barbanera con i suoi consigli e le sue previsioni. Così ti aspetti e cosa ti auguri da questo 2021 (che peggio del 2020 non potrà essere…no???) e quale consiglio ti senti di dare per affrontare al meglio (o al peggio) il nuovo anno?
Non illudetevi. Chi vi dice che le cose andranno bene, che i bruchi diventano tutti farfalle, che il sole uscirà dopo la pioggia e che la stessa pioggia è bella, non vi ha a cuore. Il 2021 sarà a modo suo una merda. Basta fregarsene, girare le spalle, prenderla con indifferenza. Quando sai sorridere delle cose, quando sai essere te stesso, non devi aver paura di niente.
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