Un nuovo ed emergente brand entra a far parte della famiglia T-Squirt. Stiamo parlando di Frillage, ideato e creato da Carla Petino.
Carla ha avviato la sua carriera professionale nel mondo del fashion nel 2008.
Inizialmente ha lavorato come assistente in vari uffici stile del settore. In seguito si è
specializzata nel settore accessori gestendo in autonomia tutte le fasi di progettazione
e sviluppo di una collezione. Attualmente si occupa di abbigliamento Fast fashion per
un’ azienda italiana a stretto contatto con il distretto tessile pratesi e durante il lockdown crea il suo brand Frillage. Le particolarità delle sue t-shirt risiedono nel messaggio self-positive che vogliono trasmettere e nell’ottima qualità delle t-shirt e del materiale usato per la loro realizzazione.
Ma perché dobbiamo farvi lo spiegone alla Damilano quando abbiamo avuto il piacere di intervistare Carla?
E allora vi lasciamo alle sue parole e vi ricordiamo che sul nostro sito sono disponibili le sue produzioni targate Frillage (CLICCA QUI).
D. Ciao Carla, sono molto felice di poterti intervistare e far scoprire a chi ci legge il tuo brand. Iniziamo subito da Frillage. Quando nasce e cosa ti ha spinto a crearlo?
R. Ciao, grazie a te per avermi coinvolto. Questa è la mia prima intervista in assoluto!! 🙂
Frillage nasce durante il lockdown. Restare chiusi in casa, in qualche modo , ha dato spazio alla creatività. Disegnare ti fa uscire dalla dimensione reale e ti immerge in un mondo parallelo, senza confini predefiniti.
D. Cosa vuol dire il nome Frillage e quale immaginario racchiude?
R. Frillage E’ un mix tra le parole Frill, che in inglese significa fronzolo, e collage.
E’ uscito un po’ per caso, però mi piaceva l’ idea che potesse essere per l’appunto un mix di cose e suonasse bene.
D. Le tue t-shirt veicolano il messaggio del self-positive. Riescono a farlo, benissimo, tramite una grafica e una frase. Qual è il processo creativo che ti porta a scegliere cosa disegnare e quale frase inserire? Dove trovi ispirazione?
R. In realtà non c’è un processo lineare. Di base tutto quello che mi circonda può essere di ispirazione. La vetrina di un negozio, una pubblicità , l’immagine di un libro , o una giornata andata storta….Anche le mie amiche sono un’infinita fonte di ispirazione…anche se trovo bellissimo rimanere ore nel reparto dei libri per bambini di una libreria.
D. Lo stile delle grafiche è minimale, con uno spirito fresco e ironico. Come hai scelto quello che poi è diventato lo stile grafico delle tue t-shirt?
R. Non credo di averlo scelto uno stile, rispetta comunque molto il mio modo di essere. Il mio motto è comunque “less is more” e cerco di applicarlo un po’ in tutto!
D. Le t-shirt che utilizzi sono in cotone cento per cento biologico e inoltre le aziende che le producono osservano le direttive del Fair Wear Foundation riguardo il rispetto dell’ambiente, dei lavoratori e delle lavoratrici del settore tessile. Quanto è importante offrire un prodotto etico e di qualità ?
R. Direi che in questo momento storico è molto importante essere consapevoli, informati e responsabili rispetto a delle scelte che si fanno anche solo acquistando una semplice
t-shirt.
D. Come tipologia di stampa hai scelto la serigrafia. Perché l’hai preferita rispetto ad altre tecniche di stampa?
R. Ho scelto questa tecnica sia per la qualità di stampa che per l’idea che ogni pezzo è stato fatto a mano e questo rende ogni t-shirt un capo unico.
D. Hai vinto il premio Micol Fontana per la sezione accessori. Oltre alle t-shirt, in futuro Frillage produrrà anche accessori o altre tipologie di capi?
R. Mai dire mai. Sarebbe molto bello poter produrre una linea di borse perché ho da sempre lavorato nel settore della pelletteria.
Sarebbe un progetto che sento molto nelle mie corde.
D. Se dovessi scegliere tre modelle per il lancio di una tua nuova t-shirt, chi sceglieresti? E perché?
R. Forse nn sceglierei delle modelle. Sarebbe divertente poter coinvolgere delle persone comuni prese per la strada che in qualche modo mi comunichino qualcosa.
(poi vabbé modella top Mariacarla Boscono).
D. Parliamo un po’ di te. Entri nel mondo della moda dal 2008, ma quando nasce questa passione? Quali sono le esperienze che ti hanno dato maggiore soddisfazione in ambito lavorativo e personale?
R. Molto probabilmente questa passione nasce da bambina. A 4 anni già disegnavo scarpe!
L’esperienza più formativa e soddisfacente é stata durante i miei anni di lavoro a Milano. Ho fatto una vera e propria gavetta che mi ha poi portato a capire questo mestiere in tutte le sue sfaccettature.
D. Le tue notevoli competenze nel settore ti consentono di seguire tutte le fasi di creazione e lancio di una collezione e/o capo d’abbigliamento. Qual è la fase che ti entusiasma di più?
R. Credo sia perlopiù il contatto con i fornitori. Poter imparare dalla loro esperienza e dal loro saper fare. Questo è un concetto che le generazioni di adesso hanno un po’ perso. Imparare un mestiere, tramandarlo.
D. Hai dei riferimenti nel mondo del design e nel mondo della moda? Qualcun* che ami particolarmente?
R. Amo Marc Jacobs ed Ettore Sottsas.
D. Carla, la nostra intervista volge al termine. Ti ringraziamo per il tempo che ci hai concesso e come di consueto ti salutiamo con un ultima domanda. Cosa ti auguri per Frillage e qual è un sogno per questo tuo emergente brand? Progetti e programmi per il futuro di Frillage?
R. In questo periodo di caos generale mi auguro sicuramente un pizzico di fortuna.
A parte gli scherzi, spero che questo progetto possa trovare un suo spazio per poter emergere e soprattutto sempre stimoli nuovi. Grazie mille.
Contatti
Instagram: @frillage_
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