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Buon Natale 2020 – Auguri di buone feste da T-Squirt!

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Prima di perderci in elucubrazioni e seghe mentali, andiamo subito al sodo. AUGURI DI BUONE FESTE AMICH’ DI T-SQUIRT.

Per sanificare le feste (cit. Manocchio) abbiamo realizzato questo video homemade (fatto in casa pevvoi! – “eh, ma allora dici direttamente fatto in casa no?” – “No, l’inglese fa più smart, cool e easy. IGNORANT’!” .

Innanzitutto un grazie di cuore tutt’ voi che anche in queste feste natalizie ci avete scelto. Il vostro affetto e le belle parole che ci dedicate su Trustpilot ci commuovono. Non finiremo mai di ringraziarvi. Il nostro augurio è anche per i nostri e le nostre fantastici/che collaboratori/trici, Alessandro, Antonello, Kung Paolo e Elena. Siete preziosi.

Auguri di cuore ai tanti e fantastici brand che abbiamo il piacere di ospitare sul nostro sito.

Rometone nel video di Auguri di Natale 2020, parodia spot Coca Coca anni 80
Emanuele e Valerio di Rometone

Grazie a chi ha scelto di metterci ancora la faccia (e non solo) partecipando al nostro video natalizio, ovvero le nostre amiche e i nostri amici: Alessandra “Von Kitch”, Angela e Martina del Vintage Market di Roma, Ciccio “Gonzo” e Sara, Sabrina “Sirendeti”, Daniele, Enrico “Quaderi”, Erik e Francesco, Valerio e Emanuele di Rometone, Giuseppe “Don Nerheo” e Giuseppe Vito ( The Bonheys ) per la voce, la musica e la pazienza. Qui sotto il link al video (oppure clicca qui), vedetelo e piacetelo se vi va.  

Dopo i salamelecchi di circostanza di T-Squirt, il nostro caro MEGA DIRETTORE mi ha imposto di scrivere un articolo leggero sul Natale 2020. Proprio quello che ci vuole visto il periodo.
Da giorni cercavo una fonte d’ispirazione. Ma niente. Nulla. Non sapevo cosa scrivere sul Natale più atipico che ci sia.

Paco e Don Nerheo cantano Vorrei cantare insieme a te per il video parodia della canzone dello spot di natale Coca Coca Anni 80
Il direttore e Don Nerheo con le nostre t-shirt Giochi Viziosi e Pugnetta in Barattolo e la nostra felpa Partito Onanista

Alla fine ho pensato, un po’ alla Jim Morrison, che non sono io a dover cercare l’ispirazione ma è lei che deve trovare me. E così, come quando ti perdi una cosa, ti spunta fuori davanti agli occhi appena smetti di cercarla, magari nel posto più inaspettato, tipo quando tua madre ti mette la scatolina della droga nella dispensa della cucina. Ho alzato alzare lo sguardo dalla pagina bianca di Word e ho visto il mio malinconico alberello di Natale di 25 cm di altezza (Rocco Siffredi approves it) comprato pochi giorni fa al bazar cinese sotto casa.
Sta una mensola nell’unica, piccola, stanza del mio monolocale e inizia già a perdere la forza delle sue luci a intermittenza. Si stanno scaricando le batterie e non siamo ancora nemmeno al 23, sigh. Però per 5,90€ non posso lamentarmi, il giorno della vigilia ne comprerò di nuove, magari stavolta però vado al LIDL.

E dunque, a questo punto, vi starete chiedendo:”Ma cosa ca*o ci interessa del tuo albero di m*rd???”

Innanzitutto mi complimento per il vostro linguaggio forbito e poi vi faccio notare che la mia è una fantastica metafora di questo Natale 2020.

Economico, con poche e per lo più fioche luci, triste e solitario come cantava Claudio Villa, ma questo non fermerà la nostra voglia di bere, mangiare e NON PENSARE A NULLA.

Certo, non scenderò (sì, ho detto scenderò, da buon calabrese fuorisede) in Calabria e per la prima volta non passerò la vigilia e il Natale in famiglia e questo mi dispiace molto. Ma il mio colesterolo sicuramente ringrazierà. Da buon terrone tradizionalista metodista cercherò di riproporre i piatti tipici anche qui a Milano. Il risultato non sarà uguale e la quantità sarà modica, ma una buona dose di fritto è indispensabile per ricreare l’atmosfera natalizia.

Io mentre azzanno un Turdiddru, dolce tipico cosentino, con la t-shirt Glory Hole

Non avrò il mio caminetto a farmi compagnia ma comunque ci sarà il calore del phon. Sì avete letto bene. Anche se sono calvo amo l’asciugacapelli e per i giorni di festa lo utilizzerò in modalità smodata, tipo “Balle Spaziali”. Questo è il mio regalo di Natale. Chiedo scusa a Greta Thunberg per lo spreco d’energia e comunque compenso il tutto non utilizzando la macchina, ché non me la posso permetter. Perdonatemi.

Una cosa che non mi mancherà è l’imbarazzo dell’apertura dei regali dei familiari più stretti, tipo quei completi sciarpa e cappello che il giorno dopo date subito alla Caritas. Finalmente niente frasi del tipo “Ooooh, che bello, l’ho sempre voluto”, “Mi serviva proprio”, “Cos’è?”.

Così come me, in tanti passeranno un Natale 2020 diverso rispetto agli altri. Peggio o meglio questo dipende molto da noi, quantomeno nello spirito in cui decidiamo di viverlo. Mi auguro, anzi, noi di T-Squirt ci auguriamo che possiate trascorrerlo per come “ciò che uno desidera”, citando la famosa signora delle orecchiette.

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