L’arte non va in quarantena.

Illustrazioni, collage, dipinti, fumetti e altro, rigorosamente senza confini.

Chiusi in casa con la luce della primavera che si fa sempre più viva e accesa. Gli alberi e le piante iniziano a fiorire sui balconi, le strade insolitamente silenziose. L’unico vociare che si può udire è quello che proviene dalle finestre e dai balconi dei nostri vicini sconosciuti fino a qualche settimana fa. Tutto molto strano, nuovo, lontano da quel che ci auguravamo il 31 dicembre 2019. Sognavamo un anno migliore, speravamo che i nostri sogni potessero avverarsi, ma come spesso accade la realtà ci ha riservato una sorpresa poco gradita e a cui con il passare dei giorni ci siamo un po’ abituati. Scriviamo “un po’” perché abituarsi del tutto a una quarantena non è facile. In questo contesto assurdo, dove tutto o quasi si è fermato, la nostra salute mentale ha necessità più che mai di essere tutelata. Abbiamo bisogno di stimoli, di speranza, di credere che tutto ritorni ad una normalità seppur non perfettamente identica a quella vissuta pre-pandemia. In parte il mondo dei social, l’internet in generale, è stato e può essere d’aiuto per distrarci da una comunicazione di massa che tende a bombardarci con bollettini di guerra giornalieri. Nello specifico crediamo ci sia bisogno più che mai di fantasia, di bellezza, di arte per vivere e convivere serenamente nelle nostre case. Se inondiamo d’arte il mare in tempesta nella nostra testa, questo è più facile che si placherà. E allora la luce della primavera ci darà speranza, i fiori dei balconi saranno vita, le strade isolate diverranno calma e il vociare dei vicini sarà musica.
Abbiamo creato questa galleria, che sarà aggiornata quotidianamente o quasi, con le illustrazioni inerenti la pandemia e la quarantena. Ogni artista ha un suo punto di vista riguardo al situazione che stiamo vivendo. Chi la descrive con ironia, chi con speranza, chi con malinconia. In alcuni lavori ci rivedremo più che in altri. L’unica costante comune è il dato di fatto che l’arte non va in quarantena e l’unica pandemia che ci auguriamo in futuro sia quella della fantasia.

Kenón (@kenonart)

La Redazione

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