Alice d’Apolito, aka Lice-works è un’illustratrice italiana nata nel 1990.
Ha studiato presso il liceo ISA Fellini di Misano, settore di Cinema e Fotografia.
Durante questi anni di liceo, da autodidatta ha iniziato a realizzare short animation in 2D tramite la fotografia, volendo saperne di più, decide di iniziare a studiare animazione alla Scuola Internazionale Comics di Padova.
Successivamente decide di partire per l’Inghilterra dopo aver vissuto 6 anni a Bologna.
Ad oggi, Alice vive ancora in Inghilterra dove ha seguito alcuni corsi di screen printing al Leeds college of art e attualmente studia Lingua Giapponese alla Beckett University di Leeds.
L’arte come sempre è oggetto di interpretazioni, che riflettono molte volte la ricchezza del mondo di chi guarda l’opera e l’abilità di chi crea nel comunicare un messaggio con un’immagine.
Le illustrazioni di Alice d’Apolito spaziano da rappresentazioni/trasposizioni nude e schiette di momenti socio politici attuali, ai rituali impregnati dalla cultura di un popolo, come le influenze giapponesi che sono una costante nelle sue illustrazioni.
Le sue immagini hanno la capacità di azzittire lo spettatore e metterlo nella posizione di ascoltare.
Abbiamo intervistato Alice d’Apolito in occasione del lancio di una delle t-shirt realizzate da lei e da oggi disponibile sul nostro sito con un’offerta lancio (CLICCA QUI). Siamo molto felici di poter ospitare una delle sue creazioni così come di poter ascoltare dalla sua voce qualcosa in più su di lei e sulla sua arte.
Domanda. Ciao Alice, siamo felici di poterti intervistare e di ospitare sul nostro sito una delle tue t-shirt. Ma andiamo con ordine. Quando nasce la tua passione per il mondo dell’arte e dell’illustrazione?
Risposta. Ciao a tutti e grazie per avermi ospitato!
Sin da piccola ho sempre avuto la passione per il disegno e ho avuto la fortuna di avere genitori che mi spronassero a fare ciò che mi piaceva.
Non ho mai pensato di diventare “qualcuno”: disegno sostanzialmente per me stessa perché mi fa stare bene interiormente. Ovviamente mi piace anche condividere i miei lavori con un pubblico perché nascono sempre connessioni interessanti.
D. Il tuo stile non è comune ed è ben definito e facilmente riconoscibile. Come nasce il tuo modo di disegnare?
R. Diciamo che arrivi ad un punto in cui senza deciderlo espressamente trovi il tuo stile, e in questo riesci a rispecchiarti senza però dover rinunciare alla sperimentazione.
All’inzio non mi limitavo al puro disegno, infatti mi piaceva dipingere su tela cose astratte e fare collage con ritrovamenti o piccoli oggetti che mi regalavano.
Quando ho iniziato a dedicarmi interamente al disegno, le illustrazione erano molto piene di linee e ombre rispetto a quelle attuali. Pian piano sono arrivata a una linea continua e pulita senza però dare importanza alla perfezione o al realismo. Mi piace lasciare sul foglio solo il concetto attraverso un’immagine netta e diretta: mi fa sentire “pulita” mentalmente, mi schiarisce le idee. Non tralasciamo il fatto che sono ossessionata dalla pulizia e dall’ordine. Nessuno è perfetto, ahah!
D. Come scegli cosa illustrare? Dove trovi ispirazione per i tuoi lavori?
R. Diciamo che quando disegno non penso premeditatamente a tutti i dettagli. Le idee arrivano dalle cose che mi circondano e che mi succedono direttamente e indirettamente, da emozioni, dai miei sogni. Ma le idee arrivano anche da suggestioni storiche o culturali che in quel momento sto studiando e approfondendo: rappresentando me stessa ne creo la mia versione.
D. In alcuni tue opere ho ritrovato influenze giapponesi, per esempio la ragazza con il vestito rosso sul pontile mi ricorda molto Toshio Saeki. Cosa ti piace delle illustrazioni giapponesi? Chi sono i tuoi illustratori preferiti?
R. Sì, Toshio Saeki è per me il master dell’arte erotica e mi sono lasciata ispirare da lui in alcune illustrazioni. Ma la cosa che mi piace di più dell’arte Giapponese è la linea. Amo le linee pulite continue, sensuali e sicure e mi piace il modo in cui rappresentano la loro cultura e sessualità.
Ovviamente l’arte che fai è creata con cose che ti piacciono, che ti circondano e che ti ispirano.
Illustratori preferiti…..Egon Schiele, Mark Ryden, Baseman,Todd Schorr, Jacovitti, Andrea Pazienza, Shag, Crumb ma anche tanti pittori come Caravaggio e Bosch o fotografi come Diana Arbus, ARAKI e Rickard Kern. Ce ne sono troppi quindi la finisco qua!
D. Per molti illustratori e illustratrici l’avvento dei social è stata vissuta come una possibilità per farsi conoscere. Qual è il tuo rapporto con i social? Pensi che il mondo dei social possano aiutare il diffondersi dell’arte oppure ci siano anche delle note negative da questa sovraesposizione di immagini?
R. Penso che i social aiutino a diffondere idee e a trovare diversi contatti, anche se mi piace ancora avere il contatto diretto con le persone quando posso. Come per ogni cosa, comunque, dipende da come li utilizzi: devi trovare un equilibrio!
A me personalmente non piacciano troppo, ma con il tempo mi sono adeguata e devo dire che ho conosciuto tante persone fighe. È grazie ai social che ho avuto l’opportunità anche di stringere proprio questa collaborazione, quindi sono contenta!
D. Con alcune delle tue illustrazioni hai anche prodotto delle t-shirt. Quando hai iniziato a realizzarle? Cosa ti ha spinto a farlo?
R. Ho sempre pensato di stampare delle magliette ma poi, indecisa su come o dove stamparle, non lo avevo fatto. Un pomeriggio però incontrando casualmente una mia amica in un bar e mi ha mostrato alcune magliette che aveva stampato con il suo design. Mi sono subito piaciuti il suo stile e la qualità della stampa e, chiedendole chi gliele avesse stampate, ho scoperto che era stata una ragazza italiana di nome Stella Serpente (Madeoncecreations). Fin da subito si è creata un’intesa tra di noi e mi ha molto aiutato a capire cosa veramente volevo nelle mie stampe. Abbiamo unito assieme le nostre idee e creato le magliette. Diciamo che lei adesso è la mia private stylist ahah!
D. Quando ci siamo scritti la prima volta, abbiamo scelto insieme quale delle tue t-shirt “ospitare” sul nostro sito. La scelta è ricaduta su “Fight for your Happiness”, come nasce questo disegno? Il messaggio presente nella t-shirt ti rappresenta?
R. “Fight for your happiness” nasce in un periodo incerto che stavo vivendo, durante il quale non mi sentivo felice.
Dopo la creazione del disegno ho deciso di fare anche alcuni adesivi e di attaccarli in tutta Leeds e in Italia.
Per questa illustrazione mi sono ispirata al film di Sergio Leone “il buono, il brutto, il cattivo”: mi sono immedesimata nella lotta per la mia felicità in uno stile spaghetti western con lo stesso poncho che indossava Eastwood nel film e credo anche con le stesse pistole.
D. Alice, la nostra intervista volge al termine, ti ringraziamo per il tempo che ci hai concesso e speriamo che da questa prima t-shirt possa nascere una bella collaborazione tra di noi. Prima di salutarci, l’ultima domanda di rito. Quali sono i tuoi sogni e le tue speranze per il futuro?
R. Grazie a te!
Mi piacerebbe riuscire a viaggiare di più e conoscere nuove persone interessate a quello che faccio e magari organizzare una mostra in Giappone o in altri luoghi che non ho ancora visitato!
Ma per adesso mi gusto la mia vita giorno per giorno 🙂
Contatti
Instagram: @dapolitoalice
Facebook: @LiceWorks
Sito: alicedapolito.com
Email: alicedapolitoart@gmail.com
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